Valerio Bellone - Photography

Poggioreale – The lost town

The photos are a low-resolution to speed up web viewing.

Year – 2012

Location – Italy: Poggioreale (Sicily)

Story

In January 1968, a series of devastating earthquakes shook the Belice Valley in the heart of western Sicily. The earth trembled and left behind a trail of destruction and desolation. Among the hardest-hit towns was Poggioreale, which was abandoned by its inhabitants and left to its fate, becoming a silent testament to the relentless power of nature.

Today, old Poggioreale stands as a monument to the fragility of human works in the face of nature’s changing will. Its deserted streets, crumbling houses, and ruined buildings tell a story of change. The photographs show how time and the elements have reshaped the city, transforming it into a symbol of resilience and memory.

With this photographic series, which I created in 2012, I wanted to emphasize how nothing is eternal in the face of nature’s power. Indeed, every human construction, every sign of our passage, can be swept away in an instant. Nature constantly reminds us of our impermanence and the need to respect and understand the environment around us. In this perspective, the only path forward for humanity is that of adaptation.

In the future, we must seek solutions that are respectful of nature and in harmony with the morphology of the territory. Through sustainable architecture and careful land planning, we can hope to build a future that not only withstands natural unpredictability but also lives in harmony with it.

The images of Poggioreale, displayed here, are an invitation to reflect on these themes. Each shot is a piece of history, a fragment of time that challenges us to remember, to learn, and to build with wisdom.

Racconto

Nel gennaio del 1968, una serie di devastanti terremoti sconvolse la valle del Belice, nel cuore della Sicilia occidentale. La terra tremò e lasciò dietro di sé una scia di distruzione e desolazione. Tra le città più colpite vi fu Poggioreale, che fu abbandonata dai suoi abitanti e lasciata al suo destino, diventando una testimonianza silenziosa della forza implacabile della natura.

Oggi la vecchia Poggioreale si erge come un monumento alla fragilità delle opere umane di fronte alla volontà mutevole della natura. Le sue strade deserte, le case diroccate e gli edifici ormai in rovina, raccontano una storia di cambiamento. Le fotografie mostrano come il tempo e gli elementi abbiano rimodellat la città, trasformandola in un simbolo di resilienza e memoria.

Con questa serie fotografica, che realizzai nel 2012, mi piaceva sottolineare come nulla fosse eterno di fronte alla potenza della natura. Infatti ogni costruzione umana, ogni segno del nostro passaggio, può essere spazzato via in un istante. La natura ci ricorda costantemente la nostra impermanenza e la necessità di rispettare e comprendere l’ambiente che ci circonda. E in questa prospettiva, l’unica strada percorribile per l’essere umano è quella dell’adattamento.

In futuro si dovranno cercare soluzioni che siano rispettose della natura e in sintonia con la morfologia del territorio. Attraverso un’architettura sostenibile e una pianificazione territoriale attenta, possiamo sperare di costruire un futuro che non solo resista agli imprevisti naturali, ma che viva in armonia con essi.

Le immagini di Poggioreale, qui esposte, sono un invito alla riflessione su questi temi. Ogni scatto è un pezzo di storia, un frammento di tempo che ci sfida a ricordare, a imparare e a costruire con saggezza.

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